Più donne nella Curia romana: chi è suor Merletti, nominata segretaria
di Riccardo Maccioni giovedì 22 maggio 2025 - Avvenire
La religiosa rivestirà l'incarico nel Dicastero per la vita consacrata di cui è prefetta suor Brambilla. Da Paolo VI nel 1967 la prima scelta al femminile in un ruolo di responsabilità
La Curia romana è un po’ più rosa. Soprattutto è ancora più femminile il dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Papa Leone XIV ha infatti nominato segretaria suor Tiziana Merletti già superiora Generale delle Suore Francescane dei Poveri mentre alla guida di questo ufficio è suor Simona Brambilla, che a sua volta è stata, fino allo scorso gennaio, segretaria. Pro-prefetto è invece un uomo, il cardinale Ángel Fernández Artime, già rettor maggiore dei Salesiani.
Abruzzese, suor Merletti è nata il 30 settembre 1959 a Pineto, in provincia di Teramo. Nel 1986 ha emesso la prima professione religiosa presso l’Istituto delle Suore Francescane dei Poveri. Ha conseguito, nel 1984, la Laurea in Giurisprudenza presso l’allora Libera Università Abruzzese degli Studi “Gabriele d’Annunzio” a Teramo e, nel 1992, il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Dal 2004 al 2013 è stata superiora generale del suo Istituto religioso. Attualmente è docente presso la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Antonianum a Roma e collabora in qualità di canonista con l’Unione Internazionale delle Superiori generali.
Suor Merletti va ad aggiungersi all’elenco non ancora molto numeroso ma significativamente in aumento delle donne in ruoli di primo piano tra i collaboratori del Papa. Un compito che fotografa bene in particolare la religiosa francescana suor Raffaella Petrini dal 1° marzo scorso presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, di cui era già segretaria generale dal 2021. In pratica, con lei, per la prima volta il potere esecutivo all'interno della città-stato viene affidato a una persona non ordinata e in più donna. Suor Petrini è inoltre presidente della Pontificia Commissione per lo Stato Città del Vaticano, organismo che tra gli altri compiti ha quello di approvare le leggi e di approvare i bilanci e deliberare il piano finanziario. Qualche settimana prima dell’inizio di attività di suor Petrini, papa Francesco aveva invece nominato la prima donna prefetto, suor Brambilla appunto la cui nomina è datata 6 gennaio 2025.
Anche se la prima nomina vaticana di una donna va attribuita a Paolo VI, sicuramente è stato Bergoglio ad imprimere un’accelerata alla presenza femminile nella Curia, con ruoli anche di primo piano. L’Osservatore Romano ricorda in particolare che tra il 2013 e il 2023, la percentuale di donne che lavorano per la Santa Sede è passata dal 19,1% al 23,4%. Il percorso era iniziato nel 2014 con la nomina della sociologa britannica Margaret Archer alla guida della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali mentre sono datate 2016 le scelte della giornalista spagnola Paloma García Ovejero come vicedirettrice della sala stampa della Santa Sede e di Barbara Jatta, a direttrice dei Musei Vaticani, il terzo più grande spazio espositivo al mondo. Meno “storiche” invece le nomine di sottosegretarie, incarichi già assegnati a esponenti femminili da Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Papa Francesco però è il Pontefice che ne ha nominate di più, tra cui Gabriella Gambino e Linda Ghisoni al dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e suor Silvana Piro all'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa). Particolarmente significativo poi l’itinerario del Consiglio per l’economia di in cui nel 2020 sono entrate sei donne su un totale di quindici membri mentre nel 2021 l’economista suor Alessandra Smerilli viene nominata sottosegretaria del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale di cui l’anno successivo diventa segretaria. Molto importante anche che del Dicastero per i vescovi, da cui dipende la nomina dei presuli di tutto il mondo, facciano parte tre donne: suor Petrini, madre Yvonne Reungoat, ex superiora generale della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e la vergine consacrata argentina María Lía Zervino, ex-presidente dell'Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche.
Andando all’indietro con la storia la prima donna con un incarico in Curia romana, fu nominata da Paolo VI nel 1967. Si trattò della laica australiana Rosemary Goldie cui papa Montini affidò l’incarico di sottosegretaria al Pontificio Consiglio per i laici. Tornando all’oggi tutti gli incarichi di Curia decisi prima della sua elezione sono stati confermati ad interim da Leone XIV. Papa Prevost ha infatti deciso di non procedere immediatamente a nuove nomine o sostituzioni, preferendo un periodo di riflessione e preghiera prima di apportare eventuali cambiamenti.